Abbattere le Barriere: Raggiungere l'Accessibilità Universale nell'Educazione

Legge Basaglia (180/78), chiusura delle scuole speciali, abbattimento delle barriere architettoniche e introduzione alla cultura della diversità: se si vuole tracciare uno stringato percorso verso quello che è stato il concetto di inclusione nel mondo dell'educazione, forse non stiamo sbagliando. Ma il tema dell'accessibilità universale come favorisce, se non addirittura permette, la piena inclusione delle persone con disabilità nell'interno di un percorso educativo?

Andrea Canevaro, grandissimo pedagogista e “padre” della cosiddetta disciplina della pedagogia speciale, durante le sue  affollatissime lezioni universitarie seguite da centinaia di ragazzi ci parlava «di un'operazione molto complessa, che impone un grande lavoro di revisione anche culturale e valoriale, un cambiamento di mentalità»; vorremmo aggiungere, senza peccare di presunzione, che se si vuole aspirare alla piena inclusione, l’Accessibilità Universale si deve oggi affermare come pietra miliare nella realizzazione di ambienti educativi che abbraccino ogni individuo, indipendentemente dalle sue cosiddette “abilità” (parola che non ci piace molto ma che rende l'idea). Tale ideale, non solo è radicato nel riconoscimento dei diritti umani ma è anche un elemento cruciale nella costruzione di una società equa e pensata for all. 

L'Accessibilità Universale nell'educazione, ovviamente, va oltre la semplice eliminazione delle barriere architettoniche; si tratta di un paradigma, di un modello che arriva all'inclusione passando per l’adozione di tecnologie assistive, la scelta di interfacce utente adattive, la fornitura di materiali didattici in formati accessibili, l'implementazione di ausili per la mobilità e adattamenti per le disabilità sensoriali; e il processo di formazione e sensibilizzazione alla cultura della diversità, se si vuole arrivare l'obiettivo, in questo percorso svolge un ruolo imprescindibile. Educatori, e anche gli studenti, devono essere formati per comprendere e valorizzare le diverse condizioni di ogni persona, promuovendo una mentalità che vede la diversità come una risorsa anziché un ostacolo. La formazione mirata e le iniziative per l'inclusività nei media (concetto che sicuramente merita un approfondimento che faremo a breve), possono aiutare a diffondere questo messaggio incoraggiando una rappresentazione più autentica delle persone con disabilità.

Implementare soluzioni e-commerce accessibili da utilizzare all'interno degli istituti scolastici, concetto che sembra lontano da questo mondo, significherebbe invece garantire che tutti gli studenti possano accedere a risorse e materiali didattici online senza impedimenti. Immaginiamo un bambino con esigenze speciali che vuole acquistare la sua matita preferita su un sito di vendite online: oggi, ci riuscirebbe sempre? E se invece, un po’ più grandicello, volesse conoscere la scuola superiore dove iscriversi visitando il sito web della stessa: oggi, ci riuscirebbe sempre? Magari, facendo costantemente un audit di conformità sull'accessibilità dei siti web scolastici, e creando una barrier-free web experience per gli studenti, non solo si sarebbe in linea  con i principi del design universale, ma si aggiungerebbero tasselli fondamentali al percorso verso la piena inclusione.

Raggiungere l'accessibilità universale nell'educazione è una sfida complessa che richiede impegno e dedizione. Tuttavia, i benefici di un'educazione veramente inclusiva sono incommensurabili. Quando ogni studente è valorizzato e fornito degli strumenti necessari per esprimere tutte le sue potenzialità, indubbiamente intere comunità educative ne traggono vantaggio. È tempo di abbattere le barriere, soprattutto culturali, e accogliere l'era di un'educazione senza confini.

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