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Redazione

Cattedra Inclusiva: cos'è e cosa vuole modificare?

La "cattedra inclusiva" è una visione innovativa, per chi prospetta questo progetto, che propone un modello educativo dove i docenti di sostegno e quelli di materie disciplinari collaborano strettamente. L'idea è abbattere le barriere tra le diverse responsabilità educative, promuovendo un ambiente di apprendimento olistico e adattabile alle esigenze di ogni studente, con un'enfasi particolare sull’inclusione degli studenti con disabilità.

Che Cos'è il Progetto "Cattedra Inclusiva"

La "cattedra inclusiva" è una visione innovativa, per chi prospetta questo progetto, che propone un modello educativo dove i docenti di sostegno e quelli di materie disciplinari collaborano strettamente. L'idea è abbattere le barriere tra le diverse responsabilità educative, promuovendo un ambiente di apprendimento olistico e adattabile alle esigenze di ogni studente, con un'enfasi particolare sull’inclusione degli studenti con disabilità. Quella che diventerà presto - a detta dei proponenti - una proposta di legge, è stata presentata pubblicamente il 25 gennaio presso il Centro multimediale“Esperienza Europa – David Sassoli”; una vera e propria conferenza stampa che ha lanciato definitivamente questo “Piano” che sta dividendo il mondo della scuola.

Cerchiamo di capire in pochi precisi passaggi di che cosa si tratta.

 

Chi Propone il Progetto

Il gruppo di promotori, definiti da alcuni i magnifici 7, sono professionisti esperti di inclusione: Evelina Chiocca, Paolo Fasce, Fernanda Fazio, Dario Ianes, Raffaele Iosa, Massimo Nutini e Nicola Striano. Sostanzialmente sostengono che l’integrazione effettiva richieda un cambiamento radicale nell'approccio educativo; la proposta è stata concepita non solo come un cambiamento legislativo ma anche come un'evoluzione culturale, con l'intento di posizionare la scuola al cuore delle politiche inclusive. Il gruppo di esperti è formato da persone sicuramente con una grande conoscenza della materia, nonché si evince un abbondante lavoro di analisi e approfondimento sui temi dell'inclusione; ma come abbiamo detto, il mondo della scuola si sta dividendo tra favorevoli e contrari: c’è chi dice che non si può sconclusionare tutto il mondo della scuola per adottare un principio che, seppur sacrosanto, va approcciato per competenze e capacità d'attuazione; c’è chi dice che era ora che qualcuno mettesse al centro delle politiche educative le persone con disabilità come occasione di valore aggiunto e non come un limite.

 

I Punti Salienti della Futura Proposta di Legge

In sostanza, il punto cardine del progetto sulla “cattedra inclusiva”, è quello di oltrepassare le suddivisione tra insegnante curriculare e insegnante di sostegno. A seguito di un periodo di transizione di sei anni da utilizzare per la formazione, si legge nella proposta, «nelle scuole di ogni ordine e grado tutti i docenti incaricati sui posti comuni effettuano una parte del loro orario con incarico su posto di sostegno, mentre tutti i docenti con incarico su posto di sostegno effettuano, anche nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa dell’istituto, una parte del loro orario su posto comune».

Detto così, sembra l'Uovo di Colombo per risolvere diversi problemi sul tema dell'inclusione delle persone con disabilità nel sistema scolastico italiano. Ma è tutto così semplice?

 

Favorevoli al Progetto

«Il sistema del sostegno in Italia è in crisi per vari motivi: la formazione, la precarietà e la delega», diceDario Ianes, professore di Pedagogia dell’inclusione alla Facoltà diScienze della Formazione della Libera Università di Bolzano-Bozen eco-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento. «Gli insegnanti curriculari delegano al sostegno tutta la partita dell’inclusione. Con l’approccio della Cattedra Inclusiva si normalizza e si diffonde la funzione del sostegno a tutti i docenti. Da un lato l’insegnante di sostegno viene valorizzato. Dall’altro, l’insegnante curriculare si cimenta in un’azione di inclusività di cui la scuola italiana ha disperato bisogno».

 

 

Contrari al Progetto

Le preoccupazioni maggiormente sollevate riguardano l'efficacia dell'insegnamento, con particolare attenzione all'adeguatezza dei docenti nel coprire materie aldi fuori della loro specializzazione. Tra i contrari al progetto "CattedraInclusiva" emergono soprattutto preoccupazioni sulla fattibilità di questa iniziativa: da un lato si evidenzia la difficoltà di un docente specializzato in una materia nello svolgere adeguatamente le lezioni in un'altra disciplina per cui non ha ricevuto una formazione specifica; dall'altro ci sono dubbi sulle risorse finanziarie necessarie, sull'attuabilità pratica e sulla potenziale diminuzione della qualità dell'educazione. Confusione tra gli studenti? «Si, soprattutto quelli con bisogni speciali», dicono a gran voce i detrattori di questa futura proposta di legge.

 

La Cattedra Inclusiva, allora, rappresenta o no un tentativo di riforma che può segnare un nuovo capitolo nell'insegnamento e nell'apprendimento? Il Presidente della FISH (Federazione italiana Superamento Handicap) Vincenzo Falabella, interpellato dalla nostra redazione, sottolinea con forza come «la nostra posizione non può che non essere favorevole sul progetto della cosiddetta “Cattedra Inclusiva”. Più volte abbiamo lanciato una nostra proposta sul tema di un'apposita cattedra sul sostegno, ed è già dal 2021 che chiediamo l’immediata istituzione di una classe di concorso sullo stesso; come ho già detto molte volte, non si è mai voluto accogliere la domanda che molte associazioni di famiglie e persone con disabilità sollevano da anni sulla creazione di apposite classi di concorso specifiche per il sostegno, una per ogni ordine e grado di istruzione».

falabella mentre è intervistato ll'evento di AccessiWay a Roma
Vincenzo Falabella intervistato all'evento di AccessiWay a Roma

 

Il dibattito, come abbiamo detto, è forte è aperto su molti fronti. Il nostro intento, è sempre quello di chiarire il più possibile ciò che riguarda ogni aspetto della vita quotidiana delle persone con disabilità. Accessibilità Universale significa comprendere a 360 gradi tutte le esigenze, anche quelle educative legate ai temi dell'inclusione.

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